Le cose da visitare a Pompei sono tantissime. Il parco archeologico si estende infatti per 440.000 metri quadrati e comprende edifici civili e privati, monumenti, sculture, pitture e mosaici. La cenere e i lapilli fuoriusciti dal Vesuvio, durante l'eruzione del 79 d.c. ne hanno consentito un'eccezionale conservazione, lasciandoci un'immagine vivida dell’organizzazione delle città romane, come della vita quotidiana dei suoi abitanti.
Qui di seguito vi suggeriamo alcune delle attrazioni imperdibili per chi viene a visitare Pompei. Siamo sicuri che non rimarrete delusi dal nostro elenco!
Cosa vedrete
- Anfiteatro di Pompei
- Grande e piccolo teatro
- Foro
- Orto dei fuggiaschi
- Lupanare e antiche domus
- Casa di Sallustio
- Villa dei Misteri
Cose da visitare a Pompei
1. L’Anfiteatro di Pompei
Sicuramente da inserire nella lista delle cose da visitare a Pompei e situato nella zona sud-est degli scavi, l’Anfiteatro è tra i più antichi e meglio conservati nel suo genere.
Teatro di atrocità come lotte gladiatorie con gli animali più feroci, l’Anfiteatro risale al 70 a.C. A causa del terremoto del 62 d.C. l’edificio venne parzialmente distrutto e in seguito ristrutturato. Durante l’eruzione del 79 d.C. ceneri e lapilli ricoprirono interamente l’Anfiteatro ed è probabile che anche per questo motivo risulta così ben conservato.
La grandezza della struttura è tale da poter ospitare, allora come oggi, fino ad un massimo di 20 mila spettatori: un pubblico degno di grandi concerti rock. Non sorprendere dunque sapere che, nel 1973, i Pink Floyd abbiano deciso di esibirsi live nell’Anfiteatro di Pompei, ma a porte chiuse. Zero spettatori per un concerto rock epico. Nel gennaio 2018, alcune testate giornalistiche hanno messo in dubbio la possibilità di lotte tra gladiatori all’interno del teatro. Queste notizie non sono ad ogni modo riuscite a fermare le orde di turisti che come ogni anno affollano, più di ogni altro sito archeologico al mondo, gli scavi di Pompei
Punti di interesse nelle vicinanze: Orto dei fuggiaschi, Thermopolium di Vetitius Placidus, Casa del Menandro
2. Grande e Piccolo Teatro
I due teatri di Pompei, segnati del terremoto e dell’eruzione del Vesuvio nel I secolo d.C., sono stati riportati alla luce durante l’età borbonica. Entrambi erano punti di incontro e luoghi di cultura e d’arte per il popolo pompeiano. Il Grande Teatro, struttura dell'epoca sannitica, venne completamente ricostruito nel II
secolo a.C. e restaurato nel 80 a.c.
Prima dell’eruzione del Vesuvio, il Grande Teatro vedeva il popolo assistere a spettacoli di mimi, commedianti, pantomimi e le cosiddette “atellane”, commedie dal tono farsesco. Ancora oggi il Grande Teatro di Pompei è un luogo di incontro per appassionati: in estate il suo palco ospita rappresentazioni teatrali e concerti.
Il Piccolo Teatro è invece un edificio di epoca romana, costruito tra il 80 e il 75 a.C. Al tempo, spettacoli musicali e recitazioni di poesie intrattenevano un pubblico di circa 1300 pompeiani. Gli spettatori si accomodavano in base alla classe politica e sociale di appartenenza, divisi in tre aree diverse, decorate e abbellite a seconda della loro ricchezza.
Punti di interesse nelle vicinanze: il Foro di Pompei, Casa del Menandro, Terme Stabiane
3. Il foro
Nel IV secolo a.C. Pompei aveva già il suo Foro. Un centro di commercio ben collegato alle principali potenze locali, di cui purtroppo abbiamo poche notizie certe. A seguito della conquista romana della città, il Foro viene ampliato e modificato. Nel II secolo a.C. alle botteghe di commercianti si aggiungono edifici religiosi e politici. Nello stesso periodo viene costruita una fila di colonne in tufo, sostituite poi da alcune in marmo.
Sulla piazza del Foro di Pompei si affacciano botteghe artigiane, edifici di pubblica amministrazione e luoghi di riunione per il popolo. Sommerso da ceneri e lapilli con l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., il Foro di Pompei è stato riportato alla luce parecchi anni dopo la scoperta borbonica dei primi edifici. Era infatti il XIX secolo e gli scavi furono portati avanti per volere di Carolina Bonaparte.
E' senz'altro tra le attrazioni da mettere nella lista di cosa vedere a Pompei.
Punti di interesse nelle vicinanze: Macellum, Terme del Foro, Teatro grande
4. L’Orto dei Fuggiaschi
L’Orto dei Fuggiaschi è sicuramente tra i punti di interesse più conosciuti negli scavi di Pompei. Inizialmente un quartiere residenziale, questa parte della città funse in seguito da vigneto. Qui si trovava anche un triclinio estivo con letti in muratura. L’Orto dei Fuggiaschi venne riportato alla luce tra gli anni ‘60 e '70 del Novecento grazie al metodo ideato dall'archeologo Giuseppe Fiorelli, che consiste nel colare del gesso nei vuoti causati dalla decomposizione delle sostanze organiche (come mobili e infissi in legno, ma anche corpi di uomini o animali).
Fu così che gli archeologi scoprirono le 13 sagome umane coperte dalle ceneri dell’eruzione mentre tentavano di mettersi in salvo. I loro calchi, uomini, donne e bambini, giacciono ancora oggi nella posizione esatta del momento in cui vennero sorpresi dalle ceneri e dai lapilli.
Punti di interesse nelle vicinanze: Teatro grande, Anfiteatro, Terme Stabiane
5. Casa del fauno
Deve il suo nome dalla statuetta di bronzo che raffigura un fauno danzante (quella che possiamo ammirare oggi è una copia), collocata al centro dell'impluvio, ovvero della vasca di raccolta delle acque piovane che era propria delle abitazioni dell'antica Roma.
Si tratta di una delle case più grandi di Pompei. Si estende infatti per tutto un isolato della grandezza di circa 3.000 metri quadrati.
Edificata nel nel III secolo a.c .e ristrutturata e ampliata il secolo successivo, apparteneva in origine ad un magistrato, degli uomini più ricchi della città.
Era dotata di due atrii e due peristili, attorno a cui si disponevano diversi ambienti: alcuni di rappresentanza, dalle eccezionali decorazioni, altri riservati all'uso della famiglia, altri ancora di servizio.
Punti di interesse nelle vicinanze: Lupanare, Macellum, Terme Stabiane, Terme del Foro, Casa di Sallustio
6. I Lupanari e le Antiche Domus
Lupanare è il termine romano con cui si identificavano i borghi del piacere e del sesso. In parole povere, i posti dove poter incontrare delle prostitute ovvero i i bordelli. Uno dei più frequentati bordelli di Pompei è stato riportato alla luce con gli scavi borbonici. Rappresentava solo uno dei circa 25 bordelli presenti in città: un numero importante in rapporto agli abitanti di Pompei del tempo, stimati tra gli 8.000 e i 10.000. I lupanari sono quindi edifici a due piani adibiti alla prostituzione. Impossibile non trovarli: pur essendo situati agli angoli delle vie secondarie, bastava seguire i simboli fallici sulle facciate delle case. All’interno di questi edifici, alcuni dipinti a tema erotico accoglievano i clienti. Una piccola curiosità: al tempo, internet non esisteva ma i clienti dei lupanari potevano comunque lasciare una loro recensione sul servizio ottenuto. Ne sono state infatti ritrovate circa 120 sui muri degli edifici circostanti.
Tra le cose da visitare a Pompei è sicuramente la più curiosa.
Punti di interesse nelle vicinanze: Terme Stabiane,Macellum,Foro di Pompei
Altri edifici storici di Pompei erano le domus, edifici di uno stile a metà tra le domus italiche e le case greche. Ne troviamo moltissimi esempi: circa il 70% dell’area urbana della città era composta da case. Le dimensioni delle abitazioni variano in base alla classe sociale dei proprietari ma mantengono gli stessi canoni architettonici: una pianta rettangolare, nessuna finestra, arredamento essenziale e sviluppo su due livelli.
7. Casa di Sallustio
Una tra le domus più conosciute dell’antica Pompei si trova nella parte più antica della città e risale al IV secolo a.C. Prende prende il nome da una iscrizione elettorale trovata sulla facciata dell’edificio stesso, in cui si invitava il popolo a votare per un certo Sallustio. Il ritrovamento della Casa di Sallustio avvenne tra il 1805 e il 1809. La casa fu poi colpita e danneggiata da una bomba durante la Seconda Guerra Mondiale ma i lavori di restauro furono effettuati solo nel 1970. Le caratteristiche dell’edificio sono quelle note per ogni domus di Pompei. Quella di Sallustio, in particolare, aveva anche un collegamento diretto alla bottega alimentare della porta accanto.
Punti di interesse nelle vicinanze: Thermopolium, Terme del Foro, Casa del Fauno
8. Villa dei Misteri
Questa villa di epoca romana si trova a poche centinaia di metri all’esterno delle mura della città di Pompei, sul lato nord. Riportata alla luce per buona parte nel 1909, la Villa dei Misteri è uno dei luoghi più visitati e affollati di tutti gli scavi di Pompei. Una parte della villa è in realtà ancora oggi sommersa dalle ceneri. Gli esperti affermano che non ci siano oggetti di interesse: così come poco interessanti sono i reperti trovati durante gli scavi dello scorso secolo. Ciò fa pensare a una probabile restaurazione in atto poco prima dell’eruzione del 79 d.C. Gli interni della villa presentano alcuni affreschi di ispirazione greca ed egizia. Tra questi, il più importante è quello relativo al mito di Dioniso del I secolo d.C. Con la sua pianta quadrata e la posizione in cima ad una collinetta, la Villa dei Misteri gode di una spettacolare vista sul golfo di Napoli.
Da non dimenticare di inserire tra le cose da visitare a Pompei!
Pompei biglietti
POMPEI SCAVI ORARI
dalle 9.00 alle 17,00. Ultimo ingresso alle 15.30.
Chiuso il 1 Gennaio, il 1 Maggio e il 25 Dicembre
Notizie sull'autore
Silvia è content creator dal 2010 ed esperta d'informazione turistica per città d'arte italiane. Laureata in Lettere Classiche, è appassionata della storia, della cultura e delle curiosità delle città del Bel Paese, nonché conoscitrice di tutti i trucchi per una perfetta vacanza in Italia.